Critica
Nella foto:
Renato Guttuso con la giuria discute
dell’opera “La Resistenza” di A. Siebessi
che ha ottenuto il riconoscimento
“Premio Guttuso”
il colore è..un’emozione, un sentimento, un abbandono...
Quando John Ruskin affermava che
“Le menti più pure e più preziose amano il colore” riconosceva la
grande valenza delle opere di coloro che, in assoluta umiltà e con
costanza di impegno, perseguono il preciso fine di dare alla loro
pittura il significato di una confessione.
Arturo Siebessi, fin dagli anni della sua giovinezza, ha cercato il
colore in tutto ciò che i suoi occhi percepivano.
E fu sempre colore tutto quanto fu portato sulla tela; un colore che
soltanto una materia preziosa e suadente poteva esaltare e
restituire nella sua dimensione di emozione pura.
Ogni tela di Arturo Siebessi è stata sempre, prima di ogni altra cosa,
una “emozione” più che un racconto, un “abbandono” più che un
comportamento.
Solo quando un’opera è tutto ciò abbiamo lo “stupore”,
cioè il massimo dell’incantamento.
Guglielmo Gigli
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Lo stile e la personalità di Arturo Siebessi derivano da una intensa
meditazione sui mezzi stilistici espressivi di immagini non limitate a
pochi temi, ma di una varietà infinita.
Nei suoi vibranti paesaggi, dalle preziosità coloristiche controllate, il
suo modulo pittorico è suggerito da una sensibilità segreta che
compenetra i prestiti dalla realtà oggettiva con le riposte suggestioni
della memoria. C’è nelle sue composizioni un lieve stregato
palpitare dell’immagine attraverso le reti della fantasia; si avverte in
esse la prepotente espressione di una vocazione sicura, messa a
fuoco da strumenti non raffinati per cultura, ma preesistenti alla
cultura stessa; questo risultato egli l’ottiene tormentando il colore
con lente macerazioni ed estenuazioni che ne spiritualizzano la
materia grezza raffinandola con cautela estrema sino a raggiungere
una consonanza di valori cromatici i una visione tutta sua dei
problemi figurativi da cui traspaiono sempre i dubbi, i ripensamenti,
le imprevvise felicità espressive dell’artista.
Mario Domenico Storari
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Una particolare atmosfera caratterizza i paesaggi di Arturo Siebessi,
padrone del suo vocabolario pittorico cromatico. Il colloquio si
svolge caldo e nitido e riesce come in pochi paesaggisti a fermare
un determinato istante di bellezza. Tutte le sue opere si presentano
al lento approfondimento della visione ottenuto attraverso
l’equilibrato rapporto dei volumi e dei colori, con quell’affiorare di luci
preziose venezialmente tonali. Le sue pitture di campagne, come le
sue cattedrali fatte di quel meraviglioso e singolarissimo insieme di
elementi paesaggistici e architettonici sull’acqua trascolorante della
laguna tutto sommato sono una pittura ispirata a un sentimento
sincero dello spettacolo naturale e con una sua intima poetica.
Siebessi è prigioniero della sua terra, ma non le nega certo amore.
E’ un artista delicato e vero.
prof. Umberto Zaccaria
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(...) Ha un suo modo caratteristico di esprimersi in pittura, basato
sull’insieme degli elementi associativi, identificabili da chi guarda
anche se formulati in tensini esterne-interne.
Nei paesaggi immagina e rivela una realtà che, oltre ad essere
armonia di forse e di strutture, si fa sentire come entità considerata
nelle relazioni visive e concete.
prof. Giulio Gasparotti
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(...) esprime nei suoi paesaggi veneziani, nei momenti campestri,
una musicalità che ha evidentemente fin dentro di sé.
Emozioni calibrate intense, si susseguono sulla tela, tra felicità e
una più dolce tristezza presente in certe rappresentazioni autunnali.
prof. Mario Stefani
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